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Un laboratorio di 4 ore, in cui abbiamo accolto la diversità, per abbattere le nostre barriere mentali ed entrare pienamente in una delle tante diversità di cui è fatto il mondo. La LIS è la lingua usata dalle persone non udenti, e sfrutta il canale visivo-gestuale.

Abbiamo imparato che la parola è solo uno degli strumenti di comunicazione per arrivare all’altro. Si parla e si ascolta anche attraverso il corpo, che trasmette emozioni, visioni, immagini, stati d’animo. La LIS insegna che il corpo può mediare e trovare un linguaggio meno violento, più attento alle emozioni, perché si carica di maggiori sfumature ed esige attenzione verso l’animo dell’altro.

In questo viaggi ci hanno condotto due esperti d’eccezione a cui siamo immensamente grati: la psicologa Valentina Colozza, traduttrice LIS e il dott. Dario Pasquarella, attore e regista sordo.

Ci hanno insegnato i primi rudimenti della LIS, ma anche e soprattutto hanno saputo trasmetterci l’idea che non esiste diversità che non arricchisca, che non possa essere raggiunta e inclusa.

Il mondo è di tutti, non solo di chi ha voce. Si parla anche con le mani e si ascolta anche con gli occhi.

Ancora grazie, Valentina e Dario.

Si inizia seduti in cerchio Esercizio conbastoni